INDIA: VALANGA DI FANGO TRAVOLGE DHARALI
Il fenomeno del debris flow, monitoraggi geologici, tecniche di previsione e gestione del rischio. Dharali vs Blatten: due scenari a confronto.
La città indiana di Dharali è stata travolta il 05/08/2025 da una colata detritica di fango, rocce e acqua che giungendo a valle ha ostruito il corso del fiume Bhagirathi creando un bacino lacustre che minaccia di esondare verso valle. Il fenomeno della colata detritica è sempre più diffuso e frequente soprattutto in seguito a intensi periodi di pioggia e a causa della vulnerabilità geologica di molte regioni.
- Fattori scatenanti: Piogge torrenziali, aumento del flusso di acqua proveniente dai ghiacciai in fusione, o anche il terremoto possono creare un’improvvisa destabilizzazione del suolo e dei versanti montuosi.
- Impatto: Queste frane trasportano enormi quantità di materiali detritici e possono ostruire completamente i fiumi, come nel caso di Dharali, creando un vero e proprio bacino lacustre improvvisato che diventa estremamente pericoloso per le aree a valle.
- Comportamento del bacino: La velocità con cui il bacino si riempie dipende dalla quantità di acqua che scende a valle (derivante dalla pioggia o dallo scioglimento del ghiaccio), dalla stabilità della diga di detriti formata e dalle caratteristiche geologiche del terreno.
- Pericoli secondari: Oltre al rischio diretto di esondazione, vi è il pericolo che l’accumulo di detriti possa causare la modifica dei corsi d’acqua in maniera imprevedibile, creando nuove aree di rischio.
- Geologia instabile: Le montagne himalayane sono giovani e in continua evoluzione, con abbondante attività sismica e fenomeni di erosione rapida dovuti a piogge monsoniche e al scioglimento dei ghiacciai. La geologia e la morfologia del territorio aumentano la probabilità che i versanti instabili cedano a causa di forti precipitazioni o altri eventi estremi.
- Monsoni e cambiamenti climatici: Le piogge monsoniche, che colpiscono l’India tra giugno e settembre, sono spesso violente e possono contribuire a un rapido aumento del rischio di frane. Il cambiamento climatico potrebbe inoltre intensificare questi eventi, aumentando l’intensità e la frequenza delle piogge, con conseguente incremento del rischio.
Monitoraggio Geologico e Tecniche di Previsione delle Frane
Strumenti di Monitoraggio Geologico
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Radar Satellitari (InSAR): La tecnica di Interferometria da Radar Satellitare (InSAR) consente di monitorare i movimenti del suolo e delle frane in tempo reale, anche in aree remote. Questi strumenti permettono di misurare le deformazioni del terreno con una precisione millimetrica e di prevedere il movimento di grandi volumi di detriti, fornendo dati cruciali per l’allerta precoce.
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Monitoraggio LIDAR: Il LIDAR (Light Detection and Ranging) è utilizzato per mappare la superficie terrestre con grande dettaglio. In un contesto montano, queste mappe 3D ad alta risoluzione possono rivelare piccoli cambiamenti nella stabilità del terreno, come fratture nelle rocce o scivolamenti del terreno, prima che si verifichino frane significative.
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Sistemi di Monitoraggio GPS e Sismico: Il monitoraggio in tempo reale tramite GPS e sensori sismici permette di rilevare piccole scosse o movimenti del suolo che precedono il crollo. Questo tipo di tecnologia è stato determinante nel caso di Blatten per l'evacuazione preventiva della popolazione.
Gestione del Rischio e Politiche di Evacuazione
L'evacuazione tempestiva di Blatten a differenza della città indiana di Dharali è un chiaro esempio di una strategia di gestione del rischio ben implementata. Le autorità sono riuscite a prevenire perdite umane grazie a sistemi di allerta precoce, mentre a Dharali si temono vittime. Il ghiacciaio di Birch era da anni in movimento ed era monitorato da ricercatori dell'EHT di Zurigo.
Sistemi di Allerta Precoce
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Tecnologie di Sensori in Tempo Reale: I sensori geotecnici installati nel suolo e nelle pareti rocciose permettono di rilevare movimenti sospetti prima che avvengano. Questi sensori inviano automaticamente i dati a un centro di monitoraggio, che analizza la stabilità e invia allarmi tempestivi.
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Piani di Emergenza Locali: Un altro aspetto fondamentale nella gestione del rischio è la pianificazione dei piani di evacuazione. Nel caso di Blatten, le autorità hanno seguito un protocollo che ha permesso di evacuare la popolazione 9 giorni prima del disastro. La formazione e la preparazione della comunità a rispondere a eventi catastrofici sono fattori cruciali nella riduzione delle perdite.
Abstract
On August 5, 2025, the town of Dharali in India was devastated by a debris flow, a mixture of mud, rocks, and water, which obstructed the Bhagirathi River, forming a temporary lake at risk of overflowing downstream. This phenomenon, known as debris flow, is increasingly frequent due to intense rainfall and the region's geological vulnerability. Such flows are triggered by heavy rainfall, glacial meltwater, or seismic activity, leading to rapid and destructive movements of debris. When these flows block rivers, temporary reservoirs form, posing a severe flooding risk if the blockage fails.
Dharali's case contrasts with the earlier 2025 landslide in Blatten, Switzerland, where an effective early-warning system and risk management strategies, including timely evacuations, prevented fatalities. In Dharali, however, the lack of such preventive measures raises concerns about potential casualties. Both regions highlight the growing threat of debris flows in vulnerable areas, particularly in geologically unstable zones like the Himalayas.
To mitigate these risks, advanced geological monitoring techniques such as InSAR radar, LIDAR, and real-time GPS and seismic monitoring are essential for early detection of landslide movements. These technologies help forecast debris flow events, providing valuable data for early warnings and evacuation plans. Enhanced risk management policies, including local emergency preparedness and sensor technologies, are crucial to prevent loss of life in such high-risk areas.
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